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ROUTE IN SARDEGNA DA IGLESIAS A BUGGERRU



1° Giorno
Viaggio per Civitavecchia
Imbarco per Cagliari. Viaggio notturno
 

2° Giorno
Sbarco a Cagliari. Trasferimento da Cagliari a Iglesias in treno.
Pernottamento a Iglesias nella sede della Associazione di Protezione Civile “Soccorso Iglesias”
Può essere interessante visitare il Centro “Soccorso Iglesias”. E’ una associazione di Protezione Civile specializzata contro gli incendi, creata da un gruppo di scout ed ex scout che quindi sono molto ben disposti verso i Clan

3° Giorno
Dal Centro “Soccorso Iglesias” prendere la strada sterrata che costeggia il Centro, proseguire sempre dritto in direzione Sedda Massenti, superare il ponte su Riu Corongiu, arrivare all’incrocio con la strada asfaltata e imboccarla verso destra. Dalla strada asfaltata svoltare subito a sinistra, dove comincia una mulattiera chiusa da una catena. La mulattiera è in pratica un canyon di un torrente secco in estate (Gutturu Xeu). Percorrere tutto il canyon risalendo il letto del torrente (l’ultimo tratto è quasi in scalata) fino a raggiungere un ponte su una strada sterrata. Salire sulla strada in corrispondenza del ponte, imboccare la strada verso destra (EST) e proseguire sempre dritti fino ad arrivare a casale Marganai in cui si trovano un eliporto della Guardia Forestale usato in funzione antincendio, una caserma sempre del C.F.S. e un bar.
A questo punto prendere la strada in cemento ecologico che comincia dove finisce la strada sterrata da cui si arriva (in pratica le due strade incrociano a T il vialetto che porta alla caserma della Forestale).
Percorrendo questa strada per circa 2 Km si arriva all’area di sosta di Mammenta con tavoli, panche, varie fontanelle di acqua potabile. A Mammenta si possono mettere le tende.
Il percorso passante per il canyon di Gutturu Xeu è bello dal punto di vista naturalistico ma duro dal punto di vista fisico anche perché ostruito da cespugli e con fondo molto sconnesso. L’ultimo tratto è quasi una scalata. Il canyon si può evitare percorrendo la strada sterrata carreggiabile che parte da Iglesias e arriva direttamente a Casale Marganai: il percorso in tal caso è più comodo ma più lungo.

4° Giorno
Tornare indietro sulla strada con cui si è arrivati a Mammenta e svoltare a sinistra verificare su IGM seguendo i cartelli per Miniera di Regraxius e Domusnovas
Proseguire sempre dritti fino alla Grotta di S. Giovanni (che in pratica è una galleria naturale attraversata da una strada asfaltata, ma chiusa al traffico al Agosto 2001). Percorrere tutta la Grotta di S. Giovanni arrivando dall’altra parte dove si trova un bar – ristorante su un ruscello (Canali Sega Boi su IGM) . L’acqua si trova sulla strada a circa 50 m. dal ristorante. Dal ristorante, imboccando una strada in salita dopo circa 200 mt. si arriva ad una chiesetta con un prato intorno dove si possono montare le tende. Guardando l’ingresso della chiesa, alla vostra sinistra c’è una fontana.
La zona è infestata da zanzare perché si trova vicinissima ad un piccolo corso d’acqua semi-stagnante. E’ molto utile portare il repellente spray.

5° Giorno
Riattraversare la Grotta di S. Giovanni ripercorrendo a ritroso la strada da cui si è arrivati, prendere la prima svolta a destra in corrispondenza di un ponte e proseguire sempre dritti fino ad arrivare a Sa Duchessa che è un villaggio minerario abbandonato dove sono state allestite aree con fontane, tavoli e panche.

6° Giorno
Da Sa Duchessa riprendere la strada da cui si è arrivati, e proseguire in salita. In cima alla salita (Punta Tinny) ci sono dei casolari con acqua potabile. Proseguire sulla destra seguendo il cartello stradale di direzione obbligatoria fino ad arrivare al villaggio abbandonato di Arenas
Proseguire fino alla rotonda e prendere la strada di sinistra che costeggia la miniera e passa sulla costa della montagna. Proseguire sempre dritti fino ad un bivio. Sulla strada di sinistra (che non bisogna prendere) dopo 200 mt circa c’è un fontanile. Imboccare la strada di destra e proseguire sempre dritti, fino ad arrivare al tempio di Antas. Nel recinto esterno del tempio ci sono delle aree di sosta con evidenti tracce di fuochi, e varie fontanelle. Piantare le tende lì. Il recinto potrebbe essere chiuso di notte, se c’è il custode, altrimenti è sempre aperto. Partendo dal tempio in discesa si arriva ad un bivio da cui, prendendo una strada sterrata sulla sinistra, in circa 1 Km si arriva ad una fonte di acqua molto buona ben visibile in mezzo alla strada. Non è sicuro però che nelle immediate vicinanze ci siano posti per mettere le tende

7° giorno

Dall’interno del recinto esterno del tempio, prendere il sentiero che inizia sulla sinistra poco dopo un edificio chiuso. Andare prima dritti e poi svoltare a destra in corrispondenza di un cartello indicatore. Da quel momento il sentiero è abbastanza facile da seguire, anche per la presenza di numerosi cartelli con frecce che portano a Su Mannau. Si tratta di un canalone che dopo la parte iniziale in pianura, scende bruscamente ed arriva direttamente alle Grotte di Su Mannau. Alle Grotte sono state allestite varie aree di sosta con tavoli, panche e fontanelle. Piantare le tende
Le Grotte di Su Mannau, del tipo delle Grotte di Frasassi, si possono visitare. Il biglietto costa 7.000 lire (Agosto 2001) ma ne vale la pena perché sono molto belle. La visita è guidata e dura 1 ora circa.

8° giorno

Dal piazzale delle grotte di Su Mannau dopo circa 1 Km si arriva sulla strada dove passano i bus della linea Fluminimaggiore – Buggerru. Prendere il bus fino a Buggerru. A Buggerru si può dormire in accantonamento presso la Parrocchia in cui il sacerdote è molto disponibile anche se non viene preavvisato. Si può passare un po’ di tempo al mare

9° Giorno
Trasferimento da Buggerru a Iglesias (in bus) e da Iglesias a Cagliari (in treno) Imbarco per Civitavecchia
Viaggio notturno

10° giorno
Ritorno a casa da Civitavecchia

Note:
Nel periodo estivo è vietato accendere il fuoco in tutta la Regione Sardegna. Le Guardie Forestali sono molto pignole nel far rispettare il divieto
Alcune zone del percorso non sono coperte dalla rete cellulare, ma in caso di necessità può essere sufficiente salire in alto sulle colline per avere la linea.
L’acqua è rara lungo il cammino ma c’è sicuramente in ogni posto di pernottamento.
Fare attenzione alle fontane che si incontrano casualmente per strada, perché non sempre è potabile o non sempre è stata controllata a parte ovviamente le fontanelle delle aree di sosta. La Route attraversa una zona mineraria e quindi l’acqua di fonti non controllate (“non certificata”) potrebbe essere inquinata da minerali pericolosi (piombo, ecc.)
Il percorso è compreso nelle carte IGM:
Foglio 546 sez. III Capo Pecora
Foglio 546 sez. II Gonnosfanadiga
Foglio 555 sez. I Iglesias